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1° Uscita - Ottobre 2025 - La Porta Aperta

Aggiornamento: 5 giorni fa

Indice dei contenuti


  1. Prefazione - a cura di Franco Baiardi


  2. Emozioni e Memoria: Successo Straordinario per la Passeggiata Raccontata a Buggerru - Renzo Licciardi

  3. Una Strada: La Magia di via Iglesias  - Olga Cardella


  4. Paolo Rossi e Caterina Gabanella portano a Buggerru il “Teatro della Rianimazione” - Elena Pallaver

     

  5. Il cuore grande di Buggerru - Alessandra Gamba



1 - Prefazione - a cura di Franco Baiardi


Buongiorno a tutti,  mi chiamo Franco e mi sono assunto l’incarico di farvi conoscere la voce dell’Associazione VIVIAMO BUGGERRU. 


E ora sono qui davanti a una tastiera piena di lettere, nel tentativo di mettere assieme le parole per presentare questa iniziativa e mi accorgo di avere le dita quasi bloccate.

Vorrei presentare questa creatura che si pone lo scopo di informare tutti ma mi rendo conto che non  è  facile. Vorrei raccontarvi il nostro obiettivo che è quello di  far crescere la Comunità ascoltando i suoi bisogni.

E già è evidente il primo problema visto che, al momento, sono solo a buttare giù questi pensieri mentre lo scopo è quello di essere affiancato da una comunità intera che dia voce a questa creatura che dovrà essere di tutti. Sono fiducioso che già dal prossimo numero si aggiungeranno a me altri visionari con l’intento di dare un corpo più consistente a questo notiziario.


Abbiamo deciso che si chiamerà LA PORTA APERTA. Non abbiamo trovato un altro nome che raffigurasse meglio lo scopo, noi terremo la porta spalancata e ci aspettiamo che voi facciate altrettanto grazie ai vostri suggerimenti, i vostri interventi e le vostre critiche.

Potrei elencare nel dettaglio cosa si prefigge di fare Viviamo Buggerru ma ho il dubbio che dopo poche righe vi annoierei per cui vi invito a varcare LA PORTA per venire a conoscere di persona questa associazione e a fare domande e proposte.


Se vi ho dato l’impressione di leggere uno dei tanti proclami elettorali nei quali si prometterà di tutto e di più mi scuso, tra i tanti obiettivi dell’associazione non c’è quello di fare promesse da dimenticare quanto prima.

Noi ci vogliamo far conoscere per le cose che vogliamo fare, collaborando con le associazioni già esistenti, con la giunta comunale e con tutti coloro che credono che il paese possa migliorare.


Crediamo che non serva criticare ma FARE.


Tutti avevamo ancora vivo il ricordo della  tragica notizia di una persona che ha dato la vita nel tentativo di salvare due bambini dal mare in burrasca quando solo pochi giorni fa il mare si è preso la vita di una giovane turista. Mi viene da pensare che forse un cartello di pericolo in più avrebbe evitato che questo succedesse, non lo sapremo mai, ma se ci fosse stato...

Camminando sul lungomare tutti abbiamo visto le moto che impennano per esibire la virilità di chi le cavalca sfrecciando tra i turisti a velocità folle, magari qualcosa che li induca a dare gas al buonsenso potrebbe servire? Noi pensiamo di sì.

Come pensiamo che non offenderà nessuno se qualche cartello in più potesse indurre qualche turista a non lasciare in giro la sua spazzatura o a non utilizzare la pineta come suo wc.


Lo sappiamo, sono piccole cose, che non cambieranno il mondo, ma ne siamo sicuri?

Creare una identità del paese cominciando da piccole cose come una banale cena di quartiere o una passeggiata raccontata non cambierà nulla, ma ne siamo sicuri?

Queste ed altre iniziative fanno parte degli scopi che Viviamo Buggerru si è prefissa e che potrà realizzare solo con la partecipazione di tutti perché cambiare si può, anzi si DEVE.


Abbiamo tante idee ma forse tu che stai leggendo ne hai una migliore e noi attendiamo di conoscerla per svilupparla insieme. Ci interessano le idee di tutti (ragazzini, ragazzi ed ex giovani) perché la comunità e fatta di tanti piccoli “IO” che messi assieme creeranno un grande “NOI”.


Nei numeri che usciranno con una cadenza mensile vi metteremo al corrente del calendario degli eventi che vorremmo realizzare e vi informeremo anche di quelli che abbiamo realizzato. Magari non tutti assieme per non annoiarvi.


La Porta Aperta, come dice il suo nome, vuole far entrare ogni abitante dentro al proprio paese e il risultato sarà merito di ognuno di noi. Per ridurre i costi verrà diffuso sul web e invitiamo pertanto ognuno a divulgare anche a chi non ha dimestichezza con uno smart phone i suoi contenuti.


Abbiamo, tra le altre cose anche l’intenzione di creare qualche bacheca nel paese dove far conoscere le prossime iniziative o notizie importanti. Insomma Viviamo Buggerru si pone tanti bei propositi per migliorare la vita del paese, e potrà realizzare i suoi obiettivi se questi saranno i desideri di tutti per cui è logico pensare che sempre più persone vorranno far parte di questa associazione.

Vi aspettiamo.

 

P.S. Quando pensavo di dover costruire da solo questo numero sono arrivati    amici che si sono prestati a scrivere degli articoli che verranno pubblicati.  Un grazie sincero  a coloro che hanno già contribuito all’uscita di questo primo numero.



2 - Emozioni e Memoria: Successo Straordinario per la Passeggiata Raccontata a Buggerru - Renzo Licciardi


Emozioni e Memoria: Successo Straordinario per la Passeggiata Raccontata a Buggerru - Renzo Licciardi

Emozioni e Memoria: Successo Straordinario per la Passeggiata Raccontata a Buggerru

Il 31 luglio 2025 è stata una giornata interessante e piacevole tra gli eventi estivi, nel segno della memoria e della storia di Buggerru. L'Associazione culturale di volontari Viviamo Buggerru ha guidato una folto gruppo di appassionati, attraverso i luoghi simbolo del nostro passato minerario con una "Passeggiata Raccontata in Dieci Siti ex minerari", registrando un successo che ha gratificato l’Associazione per l’impegno profuso nell’organizzazione. Con circa ottanta partecipanti interessati e profondamente coinvolti, la manifestazione si è rivelata un vero e proprio viaggio nell'anima del paese, un'immersione in quell'epopea mineraria che ha plasmato il carattere e il paesaggio del paese.


Il Viaggio nella Storia e negli Aneddoti

Fin dalla partenza di fronte ai ruderi della Laveria Malfidano, l'atmosfera era carica di curiosità, trasformando la camminata in una vera e propria macchina del tempo. Abbiamo ripercorso insieme i dieci ex siti minerari recuperati, toccando con mano la storia in luoghi come, la salvifica Galleria Lucien, l'imponente Ex Centrale Elettrica, l’emozionante Museo del Minatore, i grandiosi Forni di Calcinazione, fino alla suggestiva Prima casa del paese, a seguire l’inconsueto bacino EXBA’, l’austera Palazzina Direzione e l’enigmatica Palazzina Beni Beni con il Garage della Decauville del Direttore. E’ stata una rappresentazione scenica svoltasi in un grande ed esteso teatro all’aperto, un palcoscenico dove trama e attori erano la storia e i ricordi del nostro passato.


I partecipanti hanno mostrato vivo apprezzamento per le dettagliate ricostruzioni della storia e della funzione di ogni sito, arricchite da aneddoti e "spigolature" che hanno reso la narrazione scorrevole e coinvolgente. Non è stata una semplice escursione tra archeologia industriale, ma una riscoperta di una storia fatta di fatica, innovazione e profonda trasformazione sociale.


Emozioni e Memoria: Successo Straordinario per la Passeggiata Raccontata a Buggerru - Renzo Licciardi

Le Voci della Memoria

L'ottima riuscita dell'evento è stata merito di una accurata organizzazione supportata da tutti i soci e dal team di narratori: Renzo, Carlo e Stefano, che hanno saputo tessere un filo conduttore avvincente tra i fatti storici e le sfide quotidiane del mondo minerario. Il momento più prezioso, tuttavia, è arrivato con le testimonianze dirette: i signori Mimino Esu e Pierangelo Parodo, rispettivamente minatore ed elettricista della Centrale, hanno commosso il pubblico con la loro presenza e i ricordi personali. Le loro parole hanno dato voce ai lasciti dei nostri avi, aiutando tutti a capire il passato e ad apprezzare la resilienza di un popolo che ha saputo reinventarsi.


Il Momento più Toccante: L'Eccidio del 1904

Indubbiamente, l'apice emotivo della giornata è stato raggiunto al sito dell'Eccidio del 1904. Qui, proprio nel piazzale di fronte alla ex Falegnameria dove si verificò la tragica sparatoria che portò all'uccisione dei tre minatori, la nostra socia Catterina ha letto uno stralcio della toccante poesia "Lezione di storia" di Manlio Massole. In quel luogo simbolo di memoria e lotta, le parole del poeta — "Noi nascemmo in quel giorno dal sangue che moriva di Felice Lìttera, di Salvatore Montixi, di Giustino Pittau" — hanno risuonato con un'intensità rara, suscitando profonda commozione in tutti i presenti.


Un Applauso al Futuro

La "Passeggiata Raccontata" si è conclusa in un clima di grande soddisfazione, coronata da applausi e sentiti complimenti da parte dei partecipanti. L'unanimità nel definire l'iniziativa un successo è stata confermata dalla graditissima richiesta di ripeterla in futuro.

L'Associazione Viviamo Buggerru ringrazia tutti coloro che hanno contribuito e partecipato. Vi invitiamo a esplorare di persona questi luoghi, a sentire l'eco del passato, e a conoscere la comunità che ha avuto in eredità quella Storia.



3 - Una strada: la magia di Via Iglesias - Olga Cardella


Una strada: la magia di Via Iglesias - Olga Cardella
Una strada: la magia di Via Iglesias - Olga Cardella

Il 12 luglio in una serata che profumava d'estate e di nuove amicizie, la via Iglesias si è trasformata in un lungo tavolo imbandito di sapori, storie e sorrisi.


Gli abitanti storici, hanno accolto con entusiasmo i nuovi arrivati, turisti diventati residenti, innamorati di questo angolo autentico di Sardegna che è Buggerru.

Tra piatti locali, andirivieni, risate sotto le stelle e brindisi improvvisati, si è celebrata non solo una cena, ma un senso profondo di comunità, una convivialità che ha rafforzato i  rapporti esistenti, superato le differenze e unito generazioni.


A rendere ancora più speciale la serata, la presenza di Paolo Rossi che, più che ospite d'onore, mi piace definire uno di noi, perché ormai innamorato di Buggerru,  si è sentito parte della famiglia.


Una strada: la magia di Via Iglesias - Olga Cardella
Una strada: la magia di Via Iglesias - Olga Cardella

E come ogni famiglia che si rispetti, non sono mancati i momenti simbolici.


Abbiamo premiato signora Maria, la più anziana della via, testimone vivente della sua storia, e il più piccolo, Andrea, il futuro di via Iglesias. È stato un momento contagioso di quelli che fanno dire "lo rifaremo e sarà ancora più bello" perché via Iglesias non è solo una strada, è un luogo che sa accogliere, sorprendere e far sentire tutti, ma proprio tutti, a casa!



4 - Paolo Rossi e Caterina Gabanella portano a Buggerru il "Teatro della Rianimazione" - Elena Pallaver


Dal 10 al 16 novembre 2025 – Una residenza artistica per rinascere attraverso il teatro

Buggerru si prepara ad accogliere una settimana di grande fermento culturale.


Dal 10 al 16 novembre 2025, il borgo minerario del Sud-Ovest sardo nel Sulcis Iglesiente diventerà il palcoscenico della Residenza Artistica – Laboratorio della Rianimazione, condotta da Paolo Rossi e Caterina Gabanella, con la partecipazione del musicista Emanuele Dell’Aquila.

L’iniziativa, promossa dall’Associazione Viviamo Buggerru ODV – ETS con il contributo dell’Assessorato alla Cultura della Regione Sardegna, offrirà a un gruppo di cittadini e attori l’occasione di esplorare il linguaggio teatrale come strumento di libertà, relazione e trasformazione.


Paolo Rossi e Caterina Gabanella portano a Buggerru il "Teatro della Rianimazione" - Elena Pallaver
Paolo Rossi e Caterina Gabanella portano a Buggerru il "Teatro della Rianimazione" - Elena Pallaver


Un teatro che “rianima”

Come spiegano Paolo Rossi e Caterina Gabanella, il Teatro della Rianimazione nasce dal desiderio di riportare il teatro al suo senso originario: un rito collettivo che riattiva la vitalità delle persone e delle comunità.“Molti non sanno di avere desideri o talenti da offrire; il gioco del teatro, per come lo intendiamo noi, deve nascere tra finzione e realtà, nei luoghi più autentici del paese. Il mondo è un palcoscenico, diceva Shakespeare: per noi lo sarà tutta Buggerru.”


Durante i sette giorni della residenza, 15 partecipanti e 5 uditori lavoreranno insieme a Rossi, Gabanella e Dell’Aquila in un percorso di recitazione, improvvisazione e storytelling, intrecciando storie personali, miti locali e testi classici, fino a costruire una narrazione corale che culminerà in due eventi aperti al pubblico:• 16 novembre – Prova aperta• 17 novembre – Spettacolo finale con Paolo Rossi, Caterina Gabanella ed Emanuele Dell’Aquila.


Un laboratorio per la comunità

Il progetto non si limiterà alla formazione teatrale, ma vuole diventare il seme di una cittadella del teatro diffusa tra le vie e gli spazi di Buggerru. Rossi e Gabanella immaginano un’esperienza di teatro partecipativo, capace di coinvolgere abitanti, turisti e curiosi, in un intreccio continuo di realtà e rappresentazione.“Il teatro può salvare il mondo – affermano – ma solo se torna ad abitare i luoghi e le persone.”


Iscrizioni e agevolazioni

La partecipazione è gratuita e dà diritto a un attestato finale. Le iscrizioni sono aperte fino al 31 ottobre 2025 all’indirizzo info@viviamobuggerru.com. I posti sono limitati e la selezione avverrà in base a curriculum e motivazioni. Previsti vitto e alloggio gratuiti per i primi tre selezionati fuori sede e tariffe agevolate per gli altri partecipanti.


A cura di: Associazione Viviamo Buggerru ODV – ETS

Con il contributo di: Assessorato alla Cultura della Regione Sardegna



5 - Il cuore grande di Buggerru - Alessandra Gamba


Siamo arrivati qui pochi anni fa, con l’idea di fermarci un po', e poi chissà, cambiare posto…

Possiamo farlo, abbiamo figli e nipoti sparsi in tre regioni diverse e un’età in cui cominci a pensare a te, a quello che ti piace per davvero, e a me piace il mare, avere il tramonto davanti agli occhi tutti i giorni. 


Così, girando e rigirando per tutta la costa ovest ci siamo fermati qui…


Il cuore grande di Buggerru - Alessandra Gamba
Il cuore grande di Buggerru - Alessandra Gamba

E’ facile, facilissimo, raccontare la bellezza di questo paese.

Ovviamente l’imponente bellezza di questa natura, violata in modo orrendo e poi abbandonata, come donna lacerata dopo ripetuti stupri che comunque riesce con orgoglio ad esporsi al sole e indossando il miglior sorriso farsi dire : COME SEI BELLA.


E pure il mare, presenza arrogante, con il rumore dello sciacquio o con l’odore salmastro, che ti arrugginisce ogni angolo metallico, ti lacera tende e palizzate, ti insaporisce ogni piatto…

Il cielo, che quando è sereno è azzurro per davvero, e dopo il tramonto puoi davvero perderti a contare le stelle…

Ma se, senza pensarci, dovessi rispondere alla domanda “che cosa ti ha colpito di Buggerru” dovrei parlare anche di altro

Passeggiare o girare in macchina, e vedersi salutare da chiunque, con una mano alzata, un sorriso, un colpo di clacson



Trovarsi in fila all’esterno dell’ufficio postale, ancora epoca di covid, dico a Franco che per la cena mi servirebbe dell’alloro, e ovviamente non so dove trovarlo perché siamo qui da pochi giorni. A fine mattinata rientriamo a casa, e sulla maniglia della porta c’è un ramo di alloro fresco, appena tagliato. Ho intuito chi può avercelo portato, era in fila accanto a noi, abita vicino a noi, ma averlo fatto così, senza chiasso…


La prima Pasqua qui, eravamo soli, anche abituati ad essere soli, venendo da una terra di grandi chiusure e diffidenze. Ci ferma un signore che abita nella nostra strada, più grande di noi, lo abbiamo conosciuto da poco, è gentilissimo. Ci chiede se saremo soli a Pasqua, e ci invita a passarla da lui. Io replico che è più logico che lui venga da noi, a casa qui so dove mettere le mani, a casa sua no, e lui arriva, il giorno di Pasqua, all’ora di pranzo, con in mano un vassoio di sughero, abbellito di mirto, e la cordula fumante, squisita, fatta apposta per noi.


Vicini di casa che, senza mai essere invadenti, si preoccupano di noi, ci donano frutta, verdura, pesci appena pescati, ci offrono un caffè, se non ci vedono rientrare alla sera ci chiamano per sapere se va tutto bene…


Tante persone gentili e accoglienti, ci sorprendono piano piano e la corteccia difensiva con cui siamo arrivati qui piano piano si scioglie…


Qualche giorno fa, di notte, sono uscita sulla terrazza.  Dopo questi 5 anni passati qui, mi sono accorta solo quella notte che le luci del paese, verso Malfidano, formano un cuore, un cuore grande e ben definito. Forse lo vediamo solo noi, qui, dall’alto, un po' fuori dal paese.


Forse chi abita in paese, magari ci è nato, non lo vede. Ma c’è, è stupendo.

Il grande cuore di Buggerru

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